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sabato 20 maggio 2006

RECUPERO E LEGALIZZAZIONE DELLA TERRA

DOLORES maggio 2006

DALLA TERRA NASCE UN SEME DI SPERANZA

Dall’inizio del lavoro missionario a Dolores siamo stati sensibili alla triste situazione della maggioranza dei contadini, privati della terra ed esclusi dai benefici minimi di sviluppo. Il Vicariato Apostolico si fa carico di questa dura realtà e accompagna gli sforzi e le iniziative che cercano di migliorare la loro situazione. Nella pastorale della terra lavoriamo a due livelli: appoggiare le lotte legali perché i contadini possano ottenere la proprietà di un terreno; aiutarli nell’utilizzo migliore della stessa terra per uscire dalla scandalosa povertà. Attualmente nel Petén volge a termine un progetto di legalizzazione e regolarizzazione della terra, promosso dallo Stato e dettato dagli accordi di pace del 1996. Al Vicariato è stata chiesta la collaborazione e negli ultimi anni abbiamo lavorato alacremente per aiutare la causa dei nostri contadini.

Di questo vi parliamo nella breve intervista fatta a Eusebio, uno dei due procuratori giuridici agrari della parrocchia. In altra occasione vi parleremo del lavoro che stiamo portando avanti nel campo della promozione agricola.

  • Com’è la situazione della terra nel Petén?

La maggioranza de contadini non ha un pezzo di terra per coltivare, quindi per vivere. Soprattutto nel Petén la situazione è critica, con molti conflitti originati dalla poca chiarezza circa i limiti delle proprietà, gli abusi dei latifondisti e la corruzione generalizzata.

Bisogna dire che si sta finalizzando un processo di legalizzazione e regolarizzazione promosso dal Catasto Nazionale con l’appoggio di ONG internazionali. Grazie a questo progetto un buon numero di contadini ha ottenuto la certezza giuridica del suo terreno.

Purtroppo la mancanza di preparazione agricola, assistenza tecnica e aiuti creditizi sta spingendo molti di questi a cercare la facile soluzione della vendita della stessa proprietà. I soldi finiscono presto, i contadini si ritrovano al punto di partenza (senza terra), mentre aumenta il fenomeno dell’accaparramento della stessa da parte dei ricchi”.

  • Perché la Chiesa del Petén ha deciso di appoggiare i contadini nella lotta per la sicurezza della terra?

Per sostenere la speranza di tanta gente povera che aspira a una vita dignitosa, per mettere in pratica il vangelo della giustizia e della solidarietà.

La sicurezza della terra è un passo importante, ma non basta. Per i problemi che ho detto prima dobbiamo aiutare gli stessi contadini a valorizzare la terra in vista di uno sviluppo economico e sociale, a sfruttarla nel modo migliore, invece di venderla al primo acquirente”.

  • Che lavoro specifico il Vicariato Apostolico ha portato avanti nel campo della legalizzazione e regolarizzazione della terra?

Il gruppo di 16 procuratori giuridici scelti dalle varie parrocchie –tutti rigorosamente contadini!- ha ricevuto prima una seria preparazione, nel campo soprattutto delle leggi agrarie. Poi è iniziato il lavoro vero e proprio, accompagnando i contadini nelle varie fasi del processo con l’appoggio diretto di noi procuratori e dell’avvocato del Vicariato, aiutato da efficienti collaboratori. Insieme al lavoro tecnico abbiamo visitato a più riprese i vari gruppi per informare e creare coscienza, e realizzato corsi di formazione su temi e problemi relazionati allo stesso processo”.

  • Che risultati avete ottenuto? Quali i problemi incontrati?

La cosa più importante: i contadini che hanno chiesto il nostro servizio hanno ottenuto il titolo di proprietà della terra. Inoltre abbiamo riscontrato fiducia e apertura da parte loro per la credibilità di cui gode la Chiesa in Guatemala.

Abbiamo incontrato molti problemi per lo smarrimento di documenti, la lentezza della burocrazia, casi di corruzione e poca volontà politica da parte delle istituzioni”.

  • Come valuti l’esperienza di procuratore giuridico agrario, accompagnando in questi anni i contadini di Dolores e lavorando nella pastorale del Vicariato Apostolico del Petén?

Una esperienza senz’altro positiva. Mi sono sentito bene per la partecipazione sociale, per le conoscenze che hanno accresciuto la mia formazione personale. Ho dedicato molto tempo al lavoro richiesto dal progetto, meno tempo al lavoro nel mio terreno. Ho avuto paura dopo l’uccisione di un nostro compagno e le minacce fatte ad altri procuratori giuridici agrari. Ho avuto un serio incidente con la moto andando da un ufficio all’altro. Ma mi sento pienamente soddisfatto, contento di aver speso tempo ed energie per migliorare la situazione dei nostri contadini”.

Grazie per il lavoro che hai svolto in questi anni e per la disponibilità a raccontarci questa bella esperienza.


Intervista a cura di Padre Ottavio.

Dolores, 20 maggio 2006.
DOLORES maggio 2006
DALLA TERRA NASCE UN SEME DI SPERANZA
Dall’inizio del lavoro missionario a Dolores siamo stati sensibili alla triste situazione della maggioranza dei contadini, privati della terra ed esclusi dai benefici minimi di sviluppo. Il Vicariato Apostolico si fa carico di questa dura realtà e accompagna gli sforzi e le iniziative che cercano di migliorare la loro situazione. Nella pastorale della terra lavoriamo a due livelli: appoggiare le lotte legali perché i contadini possano ottenere la proprietà di un terreno; aiutarli nell’utilizzo migliore della stessa terra per uscire dalla scandalosa povertà. Attualmente nel Petén volge a termine un progetto di legalizzazione e regolarizzazione della terra, promosso dallo Stato e dettato dagli accordi di pace del 1996. Al Vicariato è stata chiesta la collaborazione e negli ultimi anni abbiamo lavorato alacremente per aiutare la causa dei nostri contadini.
Di questo vi parliamo nella breve intervista fatta a Eusebio, uno dei due procuratori giuridici agrari della parrocchia. In altra occasione vi parleremo del lavoro che stiamo portando avanti nel campo della promozione agricola.
  • Com’è la situazione della terra nel Petén?
La maggioranza de contadini non ha un pezzo di terra per coltivare, quindi per vivere. Soprattutto nel Petén la situazione è critica, con molti conflitti originati dalla poca chiarezza circa i limiti delle proprietà, gli abusi dei latifondisti e la corruzione generalizzata.
Bisogna dire che si sta finalizzando un processo di legalizzazione e regolarizzazione promosso dal Catasto Nazionale con l’appoggio di ONG internazionali. Grazie a questo progetto un buon numero di contadini ha ottenuto la certezza giuridica del suo terreno.
Purtroppo la mancanza di preparazione agricola, assistenza tecnica e aiuti creditizi sta spingendo molti di questi a cercare la facile soluzione della vendita della stessa proprietà. I soldi finiscono presto, i contadini si ritrovano al punto di partenza (senza terra), mentre aumenta il fenomeno dell’accaparramento della stessa da parte dei ricchi”.
  • Perché la Chiesa del Petén ha deciso di appoggiare i contadini nella lotta per la sicurezza della terra?
Per sostenere la speranza di tanta gente povera che aspira a una vita dignitosa, per mettere in pratica il vangelo della giustizia e della solidarietà.
La sicurezza della terra è un passo importante, ma non basta. Per i problemi che ho detto prima dobbiamo aiutare gli stessi contadini a valorizzare la terra in vista di uno sviluppo economico e sociale, a sfruttarla nel modo migliore, invece di venderla al primo acquirente”.
  • Che lavoro specifico il Vicariato Apostolico ha portato avanti nel campo della legalizzazione e regolarizzazione della terra?
Il gruppo di 16 procuratori giuridici scelti dalle varie parrocchie –tutti rigorosamente contadini!- ha ricevuto prima una seria preparazione, nel campo soprattutto delle leggi agrarie. Poi è iniziato il lavoro vero e proprio, accompagnando i contadini nelle varie fasi del processo con l’appoggio diretto di noi procuratori e dell’avvocato del Vicariato, aiutato da efficienti collaboratori. Insieme al lavoro tecnico abbiamo visitato a più riprese i vari gruppi per informare e creare coscienza, e realizzato corsi di formazione su temi e problemi relazionati allo stesso processo”.
  • Che risultati avete ottenuto? Quali i problemi incontrati?
La cosa più importante: i contadini che hanno chiesto il nostro servizio hanno ottenuto il titolo di proprietà della terra. Inoltre abbiamo riscontrato fiducia e apertura da parte loro per la credibilità di cui gode la Chiesa in Guatemala.
Abbiamo incontrato molti problemi per lo smarrimento di documenti, la lentezza della burocrazia, casi di corruzione e poca volontà politica da parte delle istituzioni”.
  • Come valuti l’esperienza di procuratore giuridico agrario, accompagnando in questi anni i contadini di Dolores e lavorando nella pastorale del Vicariato Apostolico del Petén?
Una esperienza senz’altro positiva. Mi sono sentito bene per la partecipazione sociale, per le conoscenze che hanno accresciuto la mia formazione personale. Ho dedicato molto tempo al lavoro richiesto dal progetto, meno tempo al lavoro nel mio terreno. Ho avuto paura dopo l’uccisione di un nostro compagno e le minacce fatte ad altri procuratori giuridici agrari. Ho avuto un serio incidente con la moto andando da un ufficio all’altro. Ma mi sento pienamente soddisfatto, contento di aver speso tempo ed energie per migliorare la situazione dei nostri contadini”.
Grazie per il lavoro che hai svolto in questi anni e per la disponibilità a raccontarci questa bella esperienza.

Intervista a cura di Padre Ottavio.
Dolores, 20 maggio 2006.

domenica 30 aprile 2006

PROGETTI: Sanitario, Promozione della Donna, Pastorale della Terra

PROGETTO SANITARIO


ASPETTO GEOGRAFICO-SOCIALE

Il dipartimento del Petén è suddiviso in 3 aree di salute, Dolores appartiene all'area Sud Orientale. Le tre aree hanno problemi simili: grande estensione del territorio, mancanza di personale sanitario, mancanza di risorse economiche.
Municipio di Dolores è uno dei più popolati del Peten ha più di cento villaggi quasi tutti rurali la cui unica risorsa è agricola senza nessuna tecnologia. Principalmente vengono coltivati mais e fagioli. Tutto il municipio ha circa 60.000 abitanti. La Parrocchia di Dolores ne ha 17.515 di cui 6.000 in Dolores e 11.515 nella zona rurale.
Il clima è caldo umido con un periodo molto piovoso ed una stagione secca ben definita, la temperatura media annuale è di 23°C.
Tutte le comunità della parrocchia hanno via di accesso, anche se in pessimo stato, alcune accessibili solo con veicoli a doppia trazione, nei periodi di piogge poi alcuni villaggi rimangono totalmente isolati per il crollo di ponti e straripamento dei fiumi.

SITUAZIONE SANITARIA

Il livello di copertura del servizio di salute nei villaggi è nullo, le condizioni precarie di vita favoriscono la presenza di malattie infettive contagiose, senza nessuna prevenzione delle stesse.
Le malattie più comuni sono: infezioni intestinali, infezioni respiratorie, anemia, malaria, dengue, infezioni dermatologiche ed altre dovute principalmente alle precarie condizioni di vita, cattiva alimentazione, scarse condizioni igieniche, mancanza di acqua e sistema fognario. L'enorme scarsità di medicinali è generalizzata. I promotori di salute e le ostetriche sono coloro che nei villaggi suppliscono l'assenza del servizio pubblico. La mortalità infantile ufficiale, entro i 5 anni di vita, è di 49 bambini ogni 1000 nati.

PROMOZIONE DELLA DONNA

Esiste a livello di vicariato del Peten un progetto generale di promozione della donna, progetto che è già stato presentato per il sostegno economico ad una organizzazione non governativa (ONG), e ogni comunità deve presentare le proprie richieste a seconda delle esigenze.
In questo contesto si inserisce il nostro aiuto al progetto di promozione della donna di Dolores, che si svilupperà in due linee parallele:
  • livello conoscitivo sulla realtà della donna con corsi formativi e di sviluppo delle varie problematiche
  • livello pratico con corsi pratici di taglio e cucito, igiene ecc.
In ogni villaggio opera un gruppo di donne che al momento sta organizzando la trasformazione del "gruppo" in "comité" che ha una forma giuridico-organizzativa con reali diritti. In Dolores è prevista una Comité direttiva.
Il primo corso teorico, cominciato da poco tempo, ha avuto una grandissima risposta, a Marzo sarà sul tema: "VIOLENZA FAMILIARE".
Ciascun nucleo femminile, poi, si è già riunito ed ha deciso il corso pratico che preferisce fare, la maggioranza hanno scelto taglio e cucito, ma c'è anche chi ha scelto agricoltura programmata, e chi l'organizzazione di un silos per la raccolta del mais.
Per il prossimo futuro, grazie all'aiuto delle tirocinanti di una scuola sociale di Città del Guatemala, la popolazione avrà a disposizione sei ragazze, per due mesi, a giugno-luglio e a settembre-ottobre, queste terrano corsi pratici sia in Dolores che nei villaggi su i temi richiesti.

PASTORALE DELLA TERRA

Con gli accordi di pace del 1996 era prevista la legalizzazione della terra, il governo si impegnava a condonare la terra ai campesinos (contadini). Nei vari anni della linea dura del governo le terre erano state regalate ai vari graduati dell'esercito per favoritismi. Queste terre di fatto abbandonate sono state prese dai vari campesinos che hanno cominciato a coltivarle senza nessuna legalizzazione. Dato che esiste questa clausola negli accordi di pace è molto importante che adesso gli stessi campesinos diventino proprietari. A Città del Guatemala vi è un' organizzazione non governativa (ONG) che fornisce il finanziamento e il personale per organizzare questo lavoro, inoltre si impegna a trovare il finanziamento per tutti i progetti particolari che ogni comunità deve poi presentare.
La popolazione del territorio di Dolores, costituita da soli campesinos, è particolarmente coinvolta in questo problema. Il nostro progetto vuol sostenere questa giusta recriminazione e la voce di tanti poveri contadini.
Il progetto ha quindi due scopi:
I. aiutare i campesinos ad avere la terra in proprietà. Per fare questo sono stati eletti due rappresentanti per tutte le varie comunità che già partecipano a dei corsi formativi generali, e che vanno in ciascun villaggio per informare gli stessi campesinos.
II. aiutare i campesinos a sfruttare la terra al meglio con varie forme di coltivazione programmata e alternativa.
Affinché il programma possa realizzarsi in tempi brevi ed efficacemente, i due rappresentanti prospettano di aprire a Dolores, in collaborazione con il Sindaco, un ufficio d'informazione a disposizione dei campesinos dei villaggi, per il quale occorrerà un segretario a tempo pieno.
Individuate poi le esigenze della zona di Dolores i rappresentanti prepareranno la richiesta da presentare all'organizzazione non governativa (ONG), per la legalizzazione della proprietà.