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venerdì 22 settembre 2017

Progetto Formazione Umana Integrale

Terminato il conflitto armato e portata a termine la ricostruzione storica dei tragici avvenimenti, la Chiesa Cattolica sentì la necessità di intervenire su un tessuto umano e sociale distrutto. Per questo costituì il programma di Salute Umana Integrale per aiutare le persone a ricostruire se stessi ed i rapporti con gli altri. Per 4 anni furono preparati dei responsabili per ogni parrocchia al fine di poter raggiungere tutte le comunità presenti nel territorio.
Nel 2003 il gruppo dei responsabili (dona Maria Teresa - grande leader indigena purtroppo deceduta- don Rodrigo, dona Roberta e dona Blanca) per la Parrocchia di Dolores cominciò il proprio lavoro, con l'identificazione di 6/7 punti strategici per effettuare le giornate di incontro, e tali luoghi negli anni sono rimasti pressoché uguali. Ogni anno il gruppo animatore ha scelto un tema diverso su cui riflettere crescere ed educarsi. Le prime tematiche furono più vicine ai problemi lasciati dal conflitto armato come: effetti del conflitto, la scomparsa ed il recupero dei corpi dei propri cari, la salute mentale dell'uomo e della donna, la resilienza, la memoria storica. Per poi passare a temi comuni alla normale convivenza: comunicazione, ascolto responsabile, relazioni interpersonali, autostima, violenza familiare, prevenzione della violenza, educazione dei figli. In questa seconda fase il nome del progetto è divenuto Formazione Umana Integrale.
In tutto questo tempo sono state coinvolte una media di 200 persone adulte all'anno ed in parallelo è sempre stato fatto un lavoro anche con i bambini.
Per completare la formazione delle persone gli animatori hanno pensato di integrarla dando loro la possibilità di un esercizio lavorativo, questo per un vero e proprio riscatto sociale (Progetto di Sviluppo Economico Familiare). La forma con cui viene concessa questa possibilità è una sorta di prestito di scopo. Vengono costituiti gruppi di persone interessate, circa 15-20 alla volta, solitamente quasi di sole donne, a cui viene personalmente affidata una cifra di 2000 Qt (circa 240 euro) con la quale possono aprire l'attività che più ritengono consona, tipo allevamento di polli, piccoli negozietti alimentari o di vestiario ecc. cifra che si impegnano a restituire in 1 anno, ben sapendo che con ciò che rendono costituiscono un fondo di cui ricevere nuovamente un prestito nella stessa forma per l'anno successivo. I responsabili seguono costantemente ed attentamente i gruppi in modo da responsabilizzarli continuamente nel cammino. Molto importante l'idea del gruppo in quanto permette una responsabilità reciproca.
Da sottolineare che in tutto il Peten la parrocchia di Dolores è l'unica che continua questo programma.
La nostra Onlus Amici del Guatemala è molto contenta di averli sempre aiutati in questo bel progetto ed ha riconfermato la possibilità di sostenerli ancora. È questo un progetto a basso impatto economico dal quale si sono ottenuti grandi risultati.



martedì 19 settembre 2017

GUATEMALA - Il popolo contro la corruzione, la Chiesa condannachipromuove l’impunità



Il Guatemala vive uno dei peggiori momenti della sua vita democratica: quasi tutte le istituzioni del paese si sono dichiarate contro il Congresso della Repubblica che ha annunciato la Riforma del Codice penale e ha rifiutato di togliere l'immunità parlamentare al Presidente Jimmy Morales pochi giorni dopo la sua convocazione, da parte dell'ufficio del Procuratore generale e della "Commissione internazionale contro l’impunità in Guatemala", per irregolarità e per finanziamenti illeciti durante la campagna elettorale che ha vinto e che lo ha portato alla Presidenza.
La voce della Chiesa è una delle più sentite nell'opinione pubblica, e il documento della Conferenza Episcopale ha grande diffusione in queste ore. Fides lo riporta integralmente di seguito.
“Dinanzi alla vergognosa riforma del Codice penale promossa dal Congresso della Repubblica il giorno 13 settembre, la Conferenza Episcopale del Guatemala (CEG) esprime quanto segue:
1.- Repulsione dinanzi a questo atto di arbitrarietà che promuove l'impunità e premia la corruzione.
2.- Condanna questo come uno degli atti più oppressivi commessi dal Congresso della Repubblica che, purtroppo, rappresenta l'intero corpo dei legislatori del paese.
3.- Indignazione per l'abuso dell'onorabilità del Congresso della Repubblica da parte di legislatori che, con le loro azioni, mettono il Congresso in una posizione indifendibile.
4.- Chiamiamo i cittadini ad esprimere in modo più forte la loro riprovazione per questa indicibile violazione della legittimità a beneficio dei criminali".

Il documento è firmato da Mons. Gonzalo de Villa sj, Vescovo di Sololá-Chimaltenango e Presidente della Conferenza Episcopale de Guatemala.
Quasi tutti gli organismi sociali del paese hanno confermato la partecipazione allo sciopero nazionale del 20 settembre, contro la corruzione e contro le autorità che hanno creato questa crisi nazionale. Sindacati, studenti, operai, contadini, associazioni di commercianti, perfino le associazioni degli indigeni più rappresentative del paese saranno presenti per chiedere le dimissioni del Presidente Jimmy Morales e i membri corrotti del Congresso.
Il Guatemala ha vissuto settimane di intenso confronto politico dopo il tentativo del Presidente Jimmy Morales di espellere Ivan Velázquez, capo della"Commissione Internazionale contro l'impunità in Guatemala" (CICIG), un'organismo dell'ONU, dichiarandolo “persona non gradita”. La Corte costituzionale del Guatemala ha però sospeso la decisione del Presidente, dichiarando la sua azione “illegale”. (Vedi Fides, 05/09/2017)
La popolazione gualtemalteca ha visto nell'intervento della corte un passo avanti nella lotta contro la corruzione. Il Presidente Morales è sotto indagine per aver ricevuto finanziamenti illeciti. Per difendersi ha fatto leva sul nazionalismo e sulla minaccia dell'uso della forza per non non destabilizzare il paese e relegarlo nell'incertezza politica e democratica. 
(CE) (Agenzia Fides, 19/09/2017)

lunedì 18 settembre 2017

Programma di salute

Il progetto di salute fa parte del programma della Pastorale Sociale per tutte le parrocchie della Chiesa Cattolica del Guatemala con lo scopo di apportare un minimo di assistenza in modo capillare in tutti i villaggi.
Nella Parrocchia di Dolores l'attività è affidata ad una commissione di 6 persone. Hector che è il responsabile è venuto a farci visita.
A Dolores il programma prevedeva 3 punti principali.
Il primo riguardava la costruzione di una Unità Minima di Salute (struttura ambulatoriale) per ciascun villaggio. Progetto - terminato con successo - che ha finanziato la nostra ONULS Amici del Guatemala: dal 98 all'inizio di questo anno sono state costruite 22 Unità Minime di Salute.
Il secondo punto, in atto, riguarda la formazione dei Promotori di Salute e delle Levatrici, che sono circa 25 promotori e 25 levatrici più o meno uno per villaggio. La formazione consiste in corsi di aggiornamento 2 volte all'anno di 3 giorni ciascuno. Hector, ringraziandoci per il sostegno economico ricevuto per la realizzazione di tutto questo, ci chiede ovviamente di proseguire con l'aiuto.
Il terzo punto riguarda il kit di medicinali e di essenziale strumentistica di cui si dota ogni Unità Minima di Salute e che deve essere continuativamente rifornito. È costituito da farmaci base, quali analgesici, antidolorifici, antibiotici, antiparassitari, e quant'altro. Mentre per la strumentistica prevede sfingomanometro, il necessario per le suture e da poco il glucometro, visto il notevole aumento di diabete.
In sintesi ciò che Hector ci propone per il 2018 è il finanziamento sia dei corsi di formazione, sia dell'approvigionamento del materiale mancante ai kit.

Prima di lasciarci Hector ci presenta un problema. Lui è a capo del gruppo tecnico dentistico che opera sia nella prevenzione che in situazioni di emergenza veramente disperate. E la salute orale è tra le più trasandate con gravissime ripercussioni sulla crescita dei bambini e sulla sanità degli adulti. Lui segue la formazione dei tecnici dentisti, e siccome da poco si è concluso un corso a Poptun in cui si sono formati 12 nuovi tecnici di cui 5 della Parrocchia di Dolores, ha necessità di dotarli di un kit essenziale di quanto c'è bisogno per interventi urgenti e per la cura dentaria. Lo abbiamo assicurato che ci faremo portavoce presso tutti i nostri amici dentisti italiani affinché si offrano per un adeguato rifornimento, rimaniamo comunque in attesa che lui ci mandi una lista dettagliata d gli strumenti.

mercoledì 13 settembre 2017

Visita al villaggio de Las Brisas

Las Brisas è un villaggio del municipio di Dolores di circa 500 abitanti.
Per questa comunità costruimmo la prima Unità Minima di Salute (struttura ambulatoriale).
Da molti anni collaboriamo con un gruppo di 15 persone che dal 2008 si sono costituite in una Associazione, con personalità giuridica, il cui nome è IDIZABRIMM (Asociacion Desarollo Integral Zona Adiacecia Brisas Montana Maya).
Durante la visita abbiamo avuto un incontro con i soci dell'associazione e il loro presidente ci ha illustrato i progetti ancora in atto a cui noi collaboriamo, che sono 3.

1 -  Allevamento Bovino
Questa attività dopo un ottimo avvio, che ha portato la mandria da 16 a 77 capi, in ragione del calo del prezzo della carne gli allevatori hanno dovuto ridurre il numero del bestiame a 39. Di conseguenza il presidente ci ha proposto di integrare la mandria con mucche da latte, per una più sana e completa alimentazione della comunità. Il lavoro con le mucche da latte comporta una formazione per gli allevatori, sia per la cura delle bestie che per la produzione e trattamento del latte e dei suoi derivati. Ci è sembrata una buona proposta per la quale restiamo in attesa di sviluppi.

2 -  Canna da Zucchero
A questo secondo progetto vi prendono parte 18 famiglie. È una attività rodata negli anni e procede bene, rendendo per ogni raccolto circa 40 kg di zucchero per famiglia. Il prodotto serve principalmente per le necessità della famiglia ed in caso di esubero per la vendita.
Per migliorare l'attività avrebbero necessità di una migliore struttura dove trattare la canna da zucchero, e successivamente estendere il terreno dove coltivare la canna.

3 -  I Silos
Il mais è uno dei prodotti più importanti per l'alimentazione guatemalteca. Il prezzo abbassa al momento del raccolto per poi rincarare notevolmente in un successivo momento quando è meno disponibile sul mercato.
In ragione di ciò, da qualche anno, qui a Las Brisas, hanno rimediato al problema con l'acquisto di 5 silos che, se ricordate, furono pagati dalla nostra Associazione Amici del Guatemala.
Vista la buona riuscita chiedono la possibilità di un aiuto per comprarne altri, affinché possano beneficiarne più contadini.

Abbiamo concluso l'incontro dicendo che tutte le loro proposte saranno valutate con gli altri soci della nostra ONLUS Amici del Guatemala.
La riunione è terminata con il tradizionale pranzo a base di "caldo de pollo" e successiva visita all' allevamento del bestiame.










martedì 12 settembre 2017

La scuola San Martin de Porres

Oggi, martedì 12 settembre 2017, siamo stati in visita alla scuola.
Il direttore David ci ha accolti nel suo ufficio e ci ha illustrato lo stato attuale della scuola.
David con orgoglio ci ha ricordato di essere tra i primi iscritti alla scuola San Martin de Porres nel 1999 e di conseguenza tra i primi diplomati.
Le nuove disposizioni del Ministero della Pubblica Istruzione prevedono la trasformazione del corso di Perito in Ecoturismo in Bachillerato con indirizzo sempre in ecoturismo. Il corpo insegnanti in conseguenza di questo, ha rafforzato la convinzione di una educazione più completa che non riguardi solo lo studio in quanto tale ma tutta la persona. È significativa, in questa linea, la disponibilità del professore di matematica che, da due anni a questa parte, continua a fare lezioni extra per portare i ragazzi ad un buon livello in questa materia in cui tutto il Guatemala è carente. Il principale scopo della scuola è dare opportunità a chi non ne avrebbe di poter studiare, opportunità che si realizza con un'alta qualità formativa. Questa è anche la ragione del non elevato numero di iscritti, tuttavia il corpo insegnanti ritiene fondamentale puntare sull'alto livello di professionalità. Considerata la scarsa istruzione da cui provengono i ragazzi, la scuola ha ritenuto opportuno fare domanda al Ministero per l'apertura del triennio basico, le nostre scuole medie, affinché l'educazione sia più continua e completa.
Nel cammino di studio si pone attenzione anche agli interessi dei ragazzi. Quest'anno a loro richiesta è stato attuato un corso di Marimba, strumento nazionale del Guatemala, ed il Padre Ottavio ha messo a disposizione della scuola le due vecchie marimbe della chiesa parrocchiale.
Il numero degli studenti è di 65 di cui ben 35 abitano il convitto interno in quanto provenienti dai villaggi non sempre facilmente raggiungibili.
Il direttore David parla con alcuni studenti

La scuola è quasi totalmente finanziata dai nostri aiuti del 5 per mille, da altre varie offerte specifiche e con le borse di studio, quindi un GRAZIE ENORME da parte del direttore David, dell'amministratore Edgar, dei professori e dei ragazzi a tutti ai nostri meravigliosi sostenitori.
Il direttore David con l'amministratore Edgar

lunedì 11 settembre 2017

Casa del Migrante Santa Elena Peten

Una anno fa è stata inaugurata la Casa del Migrante della Diocesi del Peten. Ubicata a Santa Elena, la struttura fa parte di una rete di centri di accoglienza, organizzati dalla chiesa cattolica e dislocati lungo i percorsi migratori che vanno dal Panama fino alla frontiera Messicana del Stati Uniti.
La migrazione in Guatemala rispecchia e somiglia a quella che viviamo in Italia, le cause sono simili e producono le medesime conseguenze. La gente fugge da violenza e povertà, gli Stati del Centro America interessati al fenomeno, non solo non fanno nulla per i migranti, ma ricevono denaro dagli Stati Uniti perché blocchino i flussi all'origine, in generale con la forza.
La casa offre vitto ed alloggio, un ambulatorio medico, uno psicologo ed una minima assistenza legale. Al Migrante viene data anche una tessera tipo documento con la quale possono presentarsi ai vari centri del cammino ed arrivare così assistiti alla meta.
La Casa del Migrante è gestita da volontari provenienti da ogni parrocchia della diocesi con una regolare turnazione. Ogni chiesa è centro di raccolta della quasi totalità degli alimenti.
Dalla casa di Santa Elena quest'anno sono state assistite circa 3000 persone.
Chiostro interno
Dormitorio delle donne con relativo bagno
Area giochi per i bambini

Orto per l'autosostentamento
Allevamento di pesci per l'autosostentamento
Pollaio per l'autosostentamento








domenica 10 settembre 2017

40 anni di sacerdozio di P.Ottavio

Oggi 10 settembre 40 anni di sacerdozio di P.Ottavio. La comunità dell'aldea Boca del Monte lo sorprende ... con una "festa a sorpresa"