come aiutarci:






Conti intestati a AMICI DEL GUATEMALA ODV:
- C.C. Banca Etica IT24X0501802800000011076130 (per bonifici)
- Postale N°12582540 (per versamenti con bollettino postale)

venerdì 17 ottobre 2014

una sera a cena in Guatemala (Pantaneto SIENA)

vieni a cena in Guatemala ...
a Siena in via Pantaneto 103b al ristorante "Taqueria El Gringo"
il 21 novembre 2014 ore 20:30
una serata tra sapori e cultura maya
con AMICI DEL GUATEMALA ONLUS
adulti 18 € - bambini (fino a 12 anni) 9€
parte del ricavato andrà a sostegno del progetto "una mucca da latte per famiglia"
vieni e ricordati di prenotare entro il 15 novembre specificando il numero di adulti e bambini a:
  • tel 328.4097118
  • amiciguatemala@yahoo.it
ti aspettiamo

giovedì 7 agosto 2014

Viaggio con Amici del Guatemala all’interno di un mondo in ricerca di una dignità mai avuta

dal 24 gennaio al 7 febbraio 2015






(le date possono leggermente variare per abbassare il costo del volo tipo 23 gennaio 8 febbraio)


15 giorni in cammino con un popolo schiacciato delle ingiustizie oppresso dalla povertà.
Nello stesso tempo impegnato nella propria emancipazione, caparbio nella ricerca di legalità, vivo nella ricerca di un futuro.
Un itinerario presso la nostra Missione di Dolores alla scoperta di progetti, iniziative, opere, archeologia e cultura Maya che svelano il carattere del popolo del Guatemala.

Costo ipotizzato sulle 1500€ a persona.

PENSACI E COMINCIA A PRENOTARTI

tel 328-4097118
 

martedì 29 luglio 2014

Il Vescovo del Peten incontra gli "Amici del Guatemala"



Sabato 26 luglio a Siena abbiamo incontrato il Vescovo del Peten Guatemala, Mario Fiandri per parlare della scuola San Martin de Porres. Il Vescovo ci ha presentato una breve relazione sui nuovi sviluppi del progetto riorganizzativo, insieme ci siamo confrontati valutando le varie strategie da apportare per il miglioramento educativo.
L'incontro è stato molto gioviale e sopratutto fruttuoso, come si può capire dalla mail di ringraziamento che ci ha inviato.

Caro Padre Athos:
grazie di cuore per l'incontro di sabato!
Scrivo a te e tutti gli "Amici del Guatemala" ( la tua e-mail é l'unica che ho)...
Veramente grazie per il nostro incontro-dialogo sulla nostra cara scuola...
Como ti dicevo in macchina, durante il viaggio assieme, quest'anno i miei pensieri piú frequenti e le mie peoccupazioni piú forti sono state 3... 
E fra queste c'é la 'preoccupazione' per la scuola "San Martín de Porres" di Dolores.
Peró, mi sento contento di aver potuto condividere con voi, e aver potuto 'veder di fronte' (non so se si dice cosí in italiano) e in modo aperto e trasparente, e -soprattutto- "insieme" la 'reale' situazione della scuola... analizzando la sua importanza y la sua funzione meravigliosa... e anche i suoi limiti e le cose che -¡per forza!- bisogna affrontare e migliorare...
E mi son sentito rasserenato al constatare che voi "sapevate" giá tutto (o quasi)... e che coincidevamo in quasi tutta l'analisi della situazione (ti confesso che, a volte, ho avuto paura di essere negativo o pessimista sulla scuola)...

E tutto questo con un solo scopo: continuare a prestare un servizio umano e sociale cosí impotante com'é l'educazione (Don Bosco diceva che "dalla buona educazione dei ragazzi dipende la felicità delle nazioni") e fare della nostra educazione una "educazione di qualità"... appunto per il bene e per un futuro migliore per gli stessi ragazzi...cercandone soluzioni adeguate e necessarie per il bene della scuola e dei ragazzi...

Bene, Athos:
come dicevo: grazie di tutto (anche del pranzo, frugale e molto buono), grazie anche per la tua chiamata di ieri (anche in questo ci siamo 'incrociati' ed abbiamo 'coinciso': tu chiamandomi ed io scrivendoti... Peró, con la differenza che sono io che devo dire "grazie" e non voi...).
Ed ora, con l'aiuto di Dio e con il vostro aiuto, a continuare con piú lena e con piú entusiasmo e con piú dedizione ai nostri cari giovani.

Un grande abbraccio agli amici, con tutta la mia gratitudine per il vostro aiuto, e con le migliori benedizioni.

A presto

Con affetto: Mario Fiandri

mercoledì 18 giugno 2014

RIUNIONE ONLUS AMICI DEL GUATEMALA A MONTEPULCIANO








Verbale della riunione del giorno 15/06/2014 
MONTEPULCIANO

La riunione si apre alle ore 10:00 a Montepulciano (Siena) in piazza S. Agnese n. 1. Sono presenti le seguenti persone:
-        Athos Turchi
-        Elena Palmisano
-        Gianna Berti
-        Lorenzo Baldi
-        Alessandra Moggi
-        Marina Grassini
-        Riccardo Pacciani
-        Neri Pecchioli
-        Marina Clerici
-        Rolando Marchesini
-        Cesarina Marchesini
-        Costanza Nardi Dei
-        Vittorio Chierroni
-        Silvia Mantovani
-        Roberto Padula
-        Barbara Cerretani
-        Marco Santoni
-        Graziella Francia
-        Marco Gualandi
-        Tiziana Scotto
-        Gianni Basile
Il Presidente dichiara aperta la seduta e passa ad illustrare i diversi punti all’ordine del giorno.

Comunicazioni del Presidente
Il bilancio 2013 viene illustrato ed approvato all'unanimità.
Per quanto riguarda la revisione delle attività svolte nel 2013, si osserva una riduzione dei mercatini ed altre simili raccolte fondi, dovuta alle difficoltà organizzative. Risultano invece positivi gli introiti legati all'invio del Quetzal, al 5 per mille (anche se ridotto) e molto buono anche l'effetto della lettera di resoconto delle offerte inviata ai sostenitori.

Nuove sfide
Per quanto riguarda la situazione nel Petèn, i problemi maggiori sono legati alla giustizia ed alle istituzioni ed in questi ambiti P. Ottavio sta cercando di creare consapevolezza. Il problema principale è il lavoro, per cui sarebbe utile cercare di sostenere attività che consentano di sviluppare soprattutto le aldee, che altrimenti rischiano di spopolarsi (esempio positivo Las Brisas). Le persone che lavorano assumono anche un ruolo sociale positivo come riferimento per l'intera comunità e questo processo va sostenuto. Marina propone di rafforzare le attività che hanno come centro le donne e gli anziani, a questo proposito si potrebbe organizzare con Tore dei corsi.
Il Presidente riporta anche l'esperienza di Sergio Giani di Chianciano, che ha avviato un sistema di vendita di prodotti agricoli lungo la strada per Tikal. Uno schema simile si potreebbe replicare anche per i nostri campesinos, per i quali si potrebbero avviare contatti con alberghi e ristoranti per una vendita a km 0. Si decide di prendere contatti con Giani per valutare la questione.

Collegio San Martin de Porres
La promessa del Vescovo non si è concretizzata, per cui al momento dal vicariato non è arrivato alcun supporto concreto. Marina propone di contattare tramite Sofia un'associazione internazionale che opera nel mondo dell'educazione, che potrebbe fornire una persona giovane di supporto a Giorgio sulla base di uno specifico profilo professionale. Il Presidente definirà un profilo anche con P. Giorgio e contatterà Sofia per avere ragguagli ed indicazioni sui costi. In oogni caso, il costo di questa persona potrebbe essere sostenuto dal Vicariato.
Si decide inoltre di valorizzare la presenza di Tore alla scuola, affidandogli una serie di compiti fra cui l'organizzazione di corsi ed il supporto a Giorgio.

Cena con delitto a Montepulciano
Tramite un amico di Lorenzo si può organizzare una cena con delitto (60 persone max.) presso il convento a Montepulciano. Una data possibile sarebbe il 6 settembre, ci sono però diverse verifiche da fare:
·         conferma della data da parte degli attori
·         valutazione della struttura dell'evento insieme agli attori
·         individuazione di un catering locale che consenta di noleggiare piatti, posate, bicchieri, stoviglie e tovaglie, dato che questo materiale non è presente in convento
·         definizione del menu, sulla base della struttura dell'evento (un'ipotesi è un antipasto a buffet in piedi nel chiostro, poi secondo con contorno e dolce seduti nel teatrino)
·         gestione della cucina e del lavaggio piatti

Viaggio in Guatemala
Il periodo ipotizzato per il prossimo viaggio sarebbe fine gennaio/primi di febbraio 2015, la struttura dipende dalle presenze, se non ci sono nuovi adepti si potrebbe immaginare di trascorrere più tempo a Dolores, altrimenti si fa una settimana di turismo ed una settimana a Dolores e dintorni.

Comunicazione su Internet
Si decide di provare a rafforzare la pagina Facebook, in modo che tutti possano inserire materiali e commenti, in modo da renderla più interessante. Barbara e Marco struttureranno la nuova pagina e daranno a tutti il diritto di gestione.

Varie ed eventuali
·         C'è la possibilità di inviare in Guatemala materiale oculistico di uno studio dismesso, Neri verifica la disponibilità di P. Fazzini a metterlo nel container, dopodiché si decide se inviarlo o meno.
·         Marina affianca Mirella nella gestione del materiale in arrivo dal CESVOT, in particolare per quanto riguarda il bando per il pagamento della commericialista.
·         Per quanto riguarda il Quetzal, si decide di fare tre numeri l'anno: marzo/aprile, giugno/luglio e novembre/dicembre

Null’altro essendovi da deliberare e nessun altro chedendo la parola, il Presidente dichiara chiusa la seduta previa redazione, lettura ed approvazione del presente verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario alle ore 19:00.
                             
                        Il Segretario                                                         Il Presidente
                        (Elena Palmisano)                                              (Athos Turchi)       

sabato 14 giugno 2014

BILANCIO 2013

Rendiconto Gestionale  al 31-12-2013




31-12-2013 31-12-2012
Entrate da attività tipiche
Entrate da raccolta fondi 8.497 6.352
Entrate da attività accessorie
Entrate finanziarie 2
Entrate da quote associative e da donazioni 56.636 62.106
Quote Soci senza vincolo di destinazione 400,00
Erogazioni Liberali ed Offerte senza vincolo di destinazione 56.236,24
Entrate con vincolo di destinazione 64.265 70.288
Quote Adozioni + Borse di Studio 60.895,47
Altre 3.370,00
Entrate straordinarie (utilizzo fondi) 0
Altre entrate 0 154
  TOTALE ENTRATE 129.401 138.900
- Uscite da attività tipiche 128.711 42.461
- Uscite da attività promozionali e di raccolta fondi 0 0
- Uscite da attività accessorie
- Uscite finanziarie
- Uscite per attività di supporto generale 5.647 6.797
- Uscite con vincolo di destinazione 0 85.145
- Uscite di natura straordinaria (acc.to a fondi) 0 0
- Uscite per rimb. Spese soci volontari 0
- Altre uscite 1.447 1.796
  TOTALE USCITE 135.804 136.199
 DISAVANZO DELLA GESTIONE -6.403 2.701
  TOTALE  A PAREGGIO 129.401 138.900

domenica 8 giugno 2014

Audizione con la Commissione Diritti Umani del Senato


Cari tutt*

 

Così come previsto, il 3 giugno abbiamo incontrato la Commissione Diritti Umani del Senato della Repubblica. Il Presidente, il Senatore Luigi Manconi ci ha accolti  “con affetto”. Ovviamente il riferimento era alla storia martoriata del Guatemala e alla lotta dignitosa del suo popolo.

Abbiamo avuto 20 minuti per illustrare le motivazioni che ci avevano spinto a richiedere l’audizione, sono poi seguite le domande dei commissari che hanno riempito il resto dell’ora che avevamo disposizione.  

La nostra delegazione era formata da Renato Di Nicola, Gianfranco Crua e da Mario Lopez Perez (guatemalteco di Limon, scappato, con tutta la famiglia insieme a Don Piero Nota, dopo le ripetute minacce di morte. Nelle settimane precedenti avevamo recapitato alla commissione la memoria che abbiamo condiviso anche con voi, i rapporti dell’ Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite sul 2013 guatemalteco

 

Alla commissione abbiamo poi consegnato fisicamente i documenti che alcuni di voi ci avevano mandato compresa la dichiarazione della Robert Kennedy Foundation che Marco Cantarelli ci ha fatto avere poche ore prima.

 

I nostri interventi hanno ricostruito brevemente la storia recente del Guatemala, il conflitto armato, il genocidio, il ruolo e la responsabilità dell'esercito e delle oligarchie. Abbiamo avuto modo di portare l’attenzione dei commissari sulle ultime vicende; dal massacro di Totonicapan, all’annullamento della storica sentenza contro Rios Montt, dalla vergognosa estromissione del Procuratore Generale della nazione Claudia Paz Y Paz  fino alla recente decisione del Parlamento di negare il genocidio.

La commissione si è resa disponibile a presentare tutte quelle istanze formali che consideriamo necessarie. Lettera al  Presidente guatemalteco, all’Ambasciatore italiano, agli organismi internazionali.

Sono estremamente interessati ad incontrare e ad invitare figure di spicco della lotta per la difesa dei Diritti umani  in questo momento particolarmente esposti nel paese centroamericano. Abbiamo insistito molto verso la commissione affinché si rendessero conto che i documenti della Fundacion contra el terrorismo sono vere e proprie liste di proscrizione che anticipano sinistramente esecuzioni sul campo.

Alcuni commissari hanno sollevato la questione delle multinazionali italiane in Guatemala e anche su questo si sono resi disponibili ad intervenire nei confronti del nostro Governo con richieste specifiche.

 

La registrazione completa dell’audizione, che scopriamo dopo aver cominciato a scrivere (!), si trova sul link di Radio radicale.

Proviamo a ragionare sull’utilità di lettere formali, di prese di posizioni e della possibilità di invitare un esponente guatemalteco significativo ( i Padovani e gli  Aliberti nel loro recente viaggio hanno stabilito importanti contatti).

 

Giovanna Coin ha inviato non più tardi di ieri una lettera che le PBI hanno spedito ai nostri deputati proprio sull’assalto di La Puya. Varrebbe la pena inoltrarla all’attenzione del Presidente della Commissione che abbiamo incontrato e ai suoi membri. Se gli autori ci leggono possiamo far avere loro gli indirizzi.

Trovate la lettera tra gli allegati, anche se qualcuno di voi l’avrà già vista.

 

Un abbraccio a tutte e tutti

Renato, Mario, Gianfranco

 

Registrazione integrale dell’audizione

http://www.radioradicale.it/scheda/413054?format=32

 

Robert Kennedy Foundation

http://rfkcenter.org:8080/guatemalan-congress-shamefully-denies-genocide

 

 

giovedì 29 maggio 2014

RICAVATO DELLA CENA A FIESOLE CON "AMICI DEL GUATEMALA onlus"

grazie a tutti!




ENTRATE USCITE RICAVATO
sottoscrizioni  cena € 1.380,00  
casa del popolo   € 300,00
spesa   € 496,74
tipicos € 253,00  
TOT € 1.633,00 € 796,74 836,26




Cari "Amici del Guatemala",
 
non male il frutto del lavoro conviviale in quel di Borgunto...Vedo belle facce sorridenti...Purtroppo non é stato possibile il collegamento via skype...Sará per un'altra occasione.

Un saluto e un abbraccio a tutti.

Padre Octavio.

lunedì 12 maggio 2014

A cena con gli AMICI DEL GUATEMALA onlus


al momento della prenotazione specifica se sei vegetariano, se hai bambini di che età e se vuoi un tavolo con altri amici!!!
TI ASPETTIAMO NON MANCARE!!!

venerdì 9 maggio 2014

IL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA SENTENZA PER GENOCIDIO

Il 10 maggio 2013 il Generale Efraín Ríos Montt è stato condannato per genocidio e per il delitto di crimini contro l'umanità, e condannato a 80 anni di prigione.
 
10 giorni dopo, il verdetto di colpevolezza è stato annullato dal tribunale costituzionale del Guatemala, rivelando totalmente l'apparato di impunità, ma il processo continua ad essere un evento storico e senza precedenti - la prima volta in tutto il mondo che un ex-capo di Stato è stato processato per genocidio in un tribunale nazionale. Inoltre, il processo per la prima volta nelle Americhe ha portato a giudizio il genocidio dei popoli indigeni.
 
Quest’anno nel primo anniversario della sentenza per genocidio, gruppi in vari luoghi del mondo si uniscono per commemorare la importanza storica di quel giorno, leggendo brani della sentenza contro Rios Montt.
 



giovedì 8 maggio 2014

Giornate pro-Guatemala S.Domenico SIENA

Sabato 10 e Domenica 11 MAGGIO

nel Chiostro di San Domenico Siena

MERCATINO DI ARTIGIANATO GUATEMALTECO

SAGRA DEL DOLCE E DEL SALATO

promozione ed informazione sulla missione


lunedì 5 maggio 2014

GUATEMALA: ritorno della violenza sistematica contro i leader indigeni, sociali e contro quella parte di Magistratura che vuole condannare i genocidi



Queste brevi appunti per portare a Vostra conoscenza la difficile situazione riguardante il rispetto dei Diritti umani in Guatemala.
Come ben saprete il paese ha attraversato un periodo di lunga guerra civile interna terminata con gli Accordi di pace del 1996. Il conflitto ha prodotto oltre 200 mila morti tra la popolazione civile in gran parte indigena. Tutti ricorderete che nel 1992 il Premio Nobel Per la Pace  venne consegnato nelle mani di una minuta indigena, Rigoberta Menchú Tum, "in riconoscimento dei suoi sforzi per la giustizia sociale e la riconciliazione etno-culturale basata sul rispetto per i diritti delle popolazioni indigene guatemalteche".
Attualmente, mentre a livello governativo si cerca di negare il genocidio delle popolazioni Maya, la situazione è progressivamente peggiorata. L’innalzamento di una violenza diffusa, specialmente nelle aree urbane, legata alla penetrazione dei cartelli del narcotraffico ed alle organizzazioni criminali che gestiscono la tratta degli esseri umani verso il Nordamerica, si lega con la recrudescenza della violenza politica verso i difensori dei Diritti umani.
Da molti mesi circolano – sulla la pagina web della Fundación contra el terrorismo ad esempio- vere e proprie liste di “indesiderati”; vescovi, sacerdoti, sindacalisti, maestri, difensori dei Diritti  umani e autorità indigene. L’esperienza ci insegna che i metodi brutali di repressione usati nel periodo della guerra interna e riproposti in questi ultimi  anni sono l’allarme di un’insidiosa generalizzazione della violenza,  che attraverso le pratiche di sequestro e sparizione  di uomini e donne disegnano la figura del “nemico interno”.
Prima si individuano gli obiettivi umani , si costruisce una campagna denigratoria contro di loro isolandoli dal resto della comunità fino ad eliminarli con stratagemmi  che tendono a screditare le loro valenze sociali.     
Se vogliamo ricostruire brevemente quanto è successo in questi due ultimi anni non possiamo non ricordare il primo massacro compiuto nel periodo posteriore agli accordi di pace e la decisione di giudicare in un Tribunale della nazione l’ex dittatore, il generale Efraín Ríos Montt.
Il 4 ottobre 2012, al chilometro 170 della strada Interamericana per Totonicapan, reparti dell’Esercito sparano su una manifestazione pacifica che reclama la propria contrarietà alle riforme costituzionali, alle modifiche del piano di studi delle magistrali e all’alto costo dell’energia elettrica. Sul terreno rimangono otto morti e 34 feriti. In tutto il paese decine di manifestazioni vengono represse con inaudita violenza.
Il 19 marzo dell’anno successivo inizia il procedimento contro Montt, accusato di essere il mandante di numerosi massacri avvenuti nell’area conosciuta come il Triángulo Ixil, nel nordest del paese, dove furono uccisi 1.771 indigeni. Secondo i dati raccolti grazie alle esumazioni, quasi la metà dei morti era rappresentata da bambini tra zero e dodici anni.
Il 10 maggio 2013, il Tribunale Primero A de Mayor Riesgo emette la sentenza contro il generale Ríos Montt per genocidio e crimini contro l'umanità, dopo aver ascoltato le dichiarazioni di 98 testimoni, tra cui oltre 50 esperti militari, dopo aver esaminato 606 certificati di morte delle vittime di 17 massacri, degli studi sui resti di 420 corpi dopo aver analizzato i piani  militari Victoria 82, Fermezza83 e Sofia. L’ottantaseienne genocida viene condannato a 80 anni di reclusione. 
Il mondo si ricorda del Guatemala, la sentenza viene salutata nel paese centroamericano, e non solo, come una svolta storica, come se per la prima volta si fosse vinta l’impunità dei vertici militari e di Governo cancellando il brutto presagio, indotto da un’altra Corte, che solo un mese addietro aveva sospeso il giudizio con la volontà di non processare il militare.
La presidentessa della Corte Yassmin Barrios e il Procuratore generale Claudia Paz y Paz, che con il suo team di magistrati aveva condotto l’istruttoria, riconsegnano al paese un poco di dignità ed aprono una pagina nuova per la prima volta dopo gli accordi di pace del  96.
Tuttavia, dieci giorni dopo, il 20 Maggio 2013, la Corte Costituzionale del Guatemala ha annullato la sentenza contro il genocidio. Due dei cinque giudici della Corte, Mauro Roderico Chacón Corado e Gloria Patricia Porras Escobar hanno voluto argomentare il loro "dissenso", sostenendo che è stato trovato un artificio volto ad ostacolare il normale processo di processo e evitare il giudizio.               Gli altri tre giudici hanno votato a favore della sospensione del processo.
Secondo la corte costituzionale sono state violate le procedure del giusto processo e quindi si tornerà in aula. Bisogna risentire tutti i testimoni, senza considerare che per molti di loro non sarà possibile ritornare più volte fino alla capitale sede della Corte e soprattutto non sarà facile ricordare ancora  una volta lo sterminio della propria famiglia.
Nelle settimane successive reparti dell’Esercito e delle squadre anti sommossa occupano diverse regioni  del paese decretando lo Stato d’assedio, limitando le libertà personali fino a minacciare i testimoni viventi dei terribili massacri della guerra interna. Vengono addirittura minacciati alcuni dei testimoni al processo ai quali si chiede di rinnegare tutto in cambio di tranquillità.
La decisione della Corte Costituzionale, purtroppo è stata utilizzata dagli ex militari, ex soldati e gruppi di provocatori - crescono a dismisura le polizie private -, con un chiaro scopo di vendetta, per aumentare le minacce contro i testimoni, vittime e sopravvissuti; per accrescere la guerra psicologica e la criminalizzazione dei movimenti sociali, dei loro leader e innalzare il livello di scontro in diverse regioni del paese volto a distruggere il clima pacifico che le Comunità e le autorità indigene insieme a numerose organizzazioni sociali hanno costruito negli ultimi anni.           
Il 7 settembre del 2013, una altro massacro, a San José Nacahuil, Municipio de San Pedro Ayampuc. Dieci persone uccise e 17 ferite. Tra i corpi rimasti a terra quelli di due bambine di 11 anni. La comunità indigena di etnia Kaqchikel è impegnata pacificamente da anni nella difesa del territorio contro gli speculatori delle aziende idroelettriche e minerarie.
E poi ancora il  13 di gennaio nella zona del Triangolo Ixil vengono violentemente aggrediti il sindaco indigeno di Antiguo Xoncá insieme ad altre autorità ancestrali che si battono contro un’idroelettrica.
E arriviamo al gennaio scorso quando nella giornata del 12 la giudice Carol Patricia Flores ha sospeso definitivamente il processo contro Ríos Montt. Questo significa per molti giuristi l’archiviazione del caso o nella migliore delle ipotesi ricominciare tutto dalla situazione del novembre del 2011 quando il dittatore venne accusato per la prima volta.
Quattro giorni dopo Juan Tuyuc, il Comandante Leo come era chiamato negli anni del conflitto interno, leader indigeno e popolare viene assassinato nei pressi di Sololà. Juan e il fratello della più conosciuta Rosalina Tuyuc, premio Nikkyo Niwano per la Pace nel 2012, deputata e storica fondatrice del Coordinamento Nazionale delle vedove del Guatemala (Conavigua). Viene ucciso con modalità atroci che ricordano l’assassinio di altri membri della sua famiglia. Perché sia chiaro che si muoveva troppo tra le comunità - per costruire una rete in difesa delle terre - gli vengono tagliate le dita dei piedi.
Il 10 febbraio scorso un’ incomprensibile sentenza della Corte Costituzionale, già fortemente criticata da giuristi interni e di diversi paesi, ha annullato l’incarico di Procuratore Generale, in scadenza a dicembre 2014, a Claudia Paz y Paz. Al suo posto si vuol nominare un magistrato fedele a quella linea che impone il silenzio o peggio ancora la negazione del genocidio.
La triste realtà è rappresentata dal fatto che per i prossimi mesi, la giudice che aveva raccolto le accuse contro il dittatore non potrà esercitare il suo magistero e con buona probabilità dovrà rinunciare alla sicurezza di una scorta.
Come se non bastasse lo scorso  3 marzo le cronache guatemalteche sono piene dello strano “suicidio” di Cesar Barrientos Pellecer, magistrato impegnato nell’istruttoria contro Ríos Montt e considerato dai gruppi dell’ultra destra come il “mandante dei giudici sicari”.               
Molti sono i gruppi italiani che a cominciare dagli anni 80 hanno lavorato al fianco delle popolazioni guatemalteche. Questi gruppi, sono organizzati in un Coordinamento nazionale Italia-Guatemala, Caminando juntos. Il Coordinamento è formato da decine di Associazioni, Onlus e ONG che lavorano in tutte le regioni guatemalteche, nel campo dell’istruzione, del commercio equo e solidale, della tutela dei minori e della formazione professionale, con istituzioni laiche e cattoliche, con comunità rurali e indigene, con parrocchie e istituzioni universitarie. Nella campagna diffamatoria che i potenti gruppi paramilitari e dell’esercito stanno portando avanti molte di queste realtà sono considerate come sgradite; soprattutto in questo momento storico, segnato da una violenza diffusa, la confusione sui mandanti può essere un ottimo schermo per la crescita dei crimini a sfondo sociale e politico .