La nostra Associazione incontrò, una prima volta, alcuni anni fa
Mons. Alvaro Ramazzini, Vescovo di S.Marcos in Guatemala, nominato ora
Cardinale dal Papa Francesco. Ricevemmo un’ottima impressione dalle sue
parole e dal racconto delle sue opere [sia in favore dei poveri, sia
contro le distruzioni delle foreste da parte delle Multinazionali, dove
ci trovò accumunati nella protesta contro Enel: vedi
https://www.amiciguatemala. org/search/label/Caso%20Enel% 20Guatemala],
ottima impressione confermata da questa elezione Cardinalizia che
indica la stima del Papa nei riguardi di questa persona da sempre a
servizio della Chiesa e dell’umanità.
Ramazzini ha lasciato un’intervista dove evidenzia questa sua
attenzione verso tutto quanto è umano, leale, legale, pacifico: «In
Guatemala c’è chi mi accusa di aver estorto la nomina… Sono persone che
non hanno mai parlato con me; alcune fanno parte della Chiesa, altre del
settore filomilitare, altre ancora sono gente ricca e ritengono il mio
pensiero marxista, ma la mia è solo dottrina della Chiesa. Ho contro di
me anche dei contadini perchè dico che non si usa la violenza per
affermare i propri diritti. Quando prendi posizioni tipiche del Vangelo,
la reazione è questa».
Il fatto che questo uomo, vescovo, cardinale, che è A.Ramazzini, a 72
anni, criticato e combattuto da tanta gente, abbia ancora l’entusiasmo e
la convinzione per un servizio a tutto campo verso il suo popolo, e in
esso verso l’umanità: affinché sia trattato con giustizia, affinché
sappia emanciparsi dalla povertà, affinché possa accedere a una vita
dignitosa, … ecco tutto ci convince che il nostro impegno verso quel
medesimo popolo è ben fondato e ben valido. Dunque quanto apprendemmo in
quell’incontro non solo non era un inganno, ma ha convinto lo stesso
Papa Francesco ad eleggerlo Cardinale e in lui il Papa avalla la sua
opera come un progetto degno di essere intrapreso e attuato.
Dobbiamo essere fieri di affiancare un così degno Pastore.