Ramazzini ha lasciato un’intervista dove evidenzia questa sua
attenzione verso tutto quanto è umano, leale, legale, pacifico: «In
Guatemala c’è chi mi accusa di aver estorto la nomina… Sono persone che
non hanno mai parlato con me; alcune fanno parte della Chiesa, altre del
settore filomilitare, altre ancora sono gente ricca e ritengono il mio
pensiero marxista, ma la mia è solo dottrina della Chiesa. Ho contro di
me anche dei contadini perchè dico che non si usa la violenza per
affermare i propri diritti. Quando prendi posizioni tipiche del Vangelo,
la reazione è questa».
Il fatto che questo uomo, vescovo, cardinale, che è A.Ramazzini, a 72
anni, criticato e combattuto da tanta gente, abbia ancora l’entusiasmo e
la convinzione per un servizio a tutto campo verso il suo popolo, e in
esso verso l’umanità: affinché sia trattato con giustizia, affinché
sappia emanciparsi dalla povertà, affinché possa accedere a una vita
dignitosa, … ecco tutto ci convince che il nostro impegno verso quel
medesimo popolo è ben fondato e ben valido. Dunque quanto apprendemmo in
quell’incontro non solo non era un inganno, ma ha convinto lo stesso
Papa Francesco ad eleggerlo Cardinale e in lui il Papa avalla la sua
opera come un progetto degno di essere intrapreso e attuato.
Dobbiamo essere fieri di affiancare un così degno Pastore.